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Messaggio Da flower Gio 03 Nov 2011, 23:17

Il Primo film con commento sonoro registrato direttamente in pellicola fu Don Juan del 1926 diretto da Alan Crosland. Questo film era ancora privo di dialoghi, ma l’anno successivo, visto il successo avuto dal film, lo stesso Crosland diresse The Jazz Singer. Il successo internazionale di questo film aprì le porte alla produzione di film sonori.
Chion parla del sonoro come di valore aggiunto, un valore espressivo e informativo di cui il suono arricchisce l’immagine sino a far credere che questa espressione sia gia’ contenuta nella sola immagine.

Come accade con le immagini, anche il suono è sottoposto ad un processo di selezione e combinazione. I suoni registrati vengono selezionati e quindi combinati tra loro dando vita ad un vero montaggio sonoro. Il volume acquista importanza particolare: alcuni suoni saranno regolati ad un volume più alto altri ad un volume più basso,si tratta cioe’ di scegliere quali suoni mettere in evidenza e quali in secondo piano.
L’operazione di montaggio e regolazione dei volumi del sonoro si chiama Missaggio.
Il montaggio sonoro e quello visivo danno vita ad un'unica forma di montaggio detta appunto montaggio audio-visivo.

SUONO E SPAZIO

I suoni innanzi tutto si possono dividere in due grandi gruppi:
Suoni diegetici:I suoni che provengono direttamente dalla diegesi del film.
Suoni extradiegetici:Suoni che non provengono dalla diegesi, cioe’ quei suoni che puo’ ascoltare lo spettatore ma non i personaggi del film.

Anche se la distinzione è chiara di solito, ci sono casi in cui un suono inizia come diegetico per poi trasformarsi in extradiegetico.

Il suono diegetico puo’ essere suddiviso in:
Suono in campo:La fonte sonora è all’interno dell’inquadratura.
Suono fuori campo:La fonte sonora è fuori dall’inquadratura.

Il suono fuori campo ha spesso la funzione di allargare lo spazio dell’inquadratura per permetterci di contestualizzarla meglio.
Puo’ anche avere la funzione di creare nello spettatore un senso di attesa e di invitarlo ad azzardare delle ipotesi.

Riassumendo:
Suono over:suoni extradiegetici
Suono in:Suoni diegetici in campo
Suono off:suoni diegetici fuori campo

Chion individua tre tipologie di suoni che creano perplessita sulla loro esatta collocazione tra campo e fuori campo:
Suono ambiente:Suono inglobante che avvolge una scena nella quale diventerebbe assurdo chiedersi se il cinguettio degli uccelli che sentiamo sia in campo o fuori campo.
Suono interno:Suono proveniante dalla realta’ interna dei personaggi,cioe’ quei suoni che sentiamo in quanto immaginati o ricordati dal personaggio,definiti comunemente come mentali.
Suono esterno:Suoni che hanno origine da una sorgente fisica ben precisa.
Suono on the air:Suoni che sentiamo in quanto trasmessi da radio,altoparlanti,telefono,ecc…la cui sorgente primaria è fuori campo.

Suono Acusmatico:suono che si sente ma di cui non si vede la sorgente(Suono over, suono off)
Suono visualizzato:Suono che si sente di cui si vede la sorgente(suono in)
Il suono invita lo spettatore ad uno sguardo selettivo, in quanto in una scena magari in campo totale,un suono ci indirizza lo sguardo verso la sua sorgente, a cui magari non avremmo prestato attenzione.

Direzione:Sino a non molto tempo fa, gli altoparlanti erano sistemati esclusivamente dietro lo schermo.
Ogni suono quindi proveniva dalla stessa direzione.
La diffusione del suono stereofonico e di altri sistemi multicanalizzati ha ampliato le possibilita’ espressive del cinema.
Gli altoparlanti,adesso sono sistemati non solo dietro lo schermo,ma anche i sala, a destra, a sinistra e dietro gli spettatori.
Una delle tecniche più diffuse è il Dolby:Il suono puo’ essere direzionato e quindi fatto ascoltare dagli spettatori come se provenienti da diverse direzioni.

Supercampo:Sorta di campo audiovisivo,determinato non solo da cio’ che l’immagine ci mostra, ma anche da tutti quei suoni ,parole,musiche e rumori che non provengono solo dagli altoparlanti posti dietro lo schermo ma anche da quelli disseminati in sala.

Il suono inoltre puo’ suggerire anche la distanza dalla sorgente:
Un suono a basso volume apparira’ come proveniante da più lontano rispetto ad uno dal volume più alto.
Un altro effetto potrebbe essere quello in cui un suono off progressivamente aumenta di volume,dandoci la sensazione del suo avvicinamento.


SUONO E TEMPO

Una prima essenziale distinzione va fatta tra:
Suono simultaneo:Quando suono ed immagine si danno in uno stesso tempo narrativo.
Suono non simultaneo:È quel suono che anticipa o segue le immagini che stiamo vedendo.
Un classico esempio di suono non simultaneo si ha quando un personaggio racconta un evento passato, e mentre parla, le immagini visualizzano tale evento.Quindi in questo caso le parole sono al presente ma le immagini al passato.

Ponte sonoro(sound bridge):Effetti sonori in cui parole,musica o rumori della scena successiva a quella presente iniziano gia’ a sentirsi prima che si vedano le immagini.(suono non simultaneo)

Ritmo:Viene determinato sulla base di due elementi:
Velocita’:La velocita’ è determinata dalla durata degli intervalli.Intervallo breve-ritmo veloce,intervallo lungo-ritmo lento.
Regolarita’:La regolarita’ si basa sulla coincidenza di questi intervalli.Se le durate coincidono avremo un ritmo regolare, se invece non coincidono avremo un ritmo irregolare.

Il ritmo del cinema nasce quindi dal rapporto tra suono ed immagine.

SUONO E RACCONTO

Così come esiste un punto di vita visivo,esiste un punto d’ascolto.
Il rapporto tra punto di vista e punto di ascolto possono essere di due tipi:
Coincidenza:Si ha quando il punto di vista ed il punto di ascolto coincidono; un esempio puo’ essere un inquadratura fissa,ci fa vedere un uomo che si allontana.Se mentre l’uomo si allontana il rumore dei passi si affievolisce,vuol dire che il punto di ascolto ed il punto di vista coincidono.Sia le immagini che il sonoro ci raccontano la stessa cosa.
Contrasto:Si ha quando il punto di vista ed il punto di ascolto non coincidono;riprendendo l’esempio precedente se mentre vediamo l’uomo allontanarsi il rumore dei passi resta sullo stesso volume,avremo un contrasto,in quanto video ed audio raccontano due cose diverse:il video un allontanarsi, il suono un rimanere.

Aspetto importante del punto di ascolto riguarda il rapporto tra cio’ che sente lo spettatore e cio’ che sente il personaggio,Auricolarizzazione.

Auricolarizzazione esterna:Sono i suoni che non sono ancorati ad un personaggio,quindi i suoni di ambiente(traffico cittadino,lo scorrere di un ruscello),cioe’ suoni che magari sono sentiti da un personaggio ma che per lui non rivestono un significato particolare. Dell’auricolarizzazione esterna fanno parte anche i suoni extradiegetici.
Auricolarizzazione interna primaria:Si tratta di un suono diegetico ancorato ad un personaggio,che assume una dimensione soggettiva.In pratica si tratta di quel suono,il cui punto di ascolto dello spettatore è fatto coincidere con quello del personaggio(voce distorta sentita al telefono).In sostanza tale suono si da a partire da un alterazione sonora causata dalla particolare condizione del personaggio in ascolto.
Auricolarizzazione interna secondaria:Quando il suono assume una forma non più soggettiva come in precedenza ma oggettiva,anche se il punto di ascolto è lo stesso.

PAROLE E VOCI

La voce è indubbiamente il suono di primo piano nel cinema,staccata e messa in evidenza rispetto a tutti gli altri suoni.
Il cinema secondo Chion è voco-centrista, meglio ancora verbo-centrista.
Inoltre distingue tre tipi diversi di parola presenti al cinema:
Parola-teatro:È il caso più ricorrente,in pratica la parola dei dialoghi,chiara ed emanata dai personaggi.Puo’ assumere diverse funzioni:informativa,drammatica,psicologica,affettiva.
Parola-testo:Caratterizzata dalla stessa chiarezza della precedente,muta nella sua fonte di emissione. È la parola del narratore.
Parola-emanazione:È caratterizzata dalla sua non chiarezza, dalla scarsa intelligibilità.

La parola serve a far circolare informazioni tra i personaggi del film,ma al tempo stesso tra il film e lo spettatore.
La parola del narratore invece ha la funzione di rivolgersi direttamente allo spettatore.

Quantita’ di informazioni enunciate:
• La parola dice più di quello che dicono le immagini
• La parola dice quello che dicono le immagini
• La parola dice meno di quello che dicono le immagini.

Qualita’ dell’informazione:
• Immagine e parola dicono la stessa cosa
• Immagine e parola dicono due cose diverse

Una delle funzioni essenziali che assume la parola, è quella di ridurre le ambiguita’ di cui le immagini sono portatrici.

MUSICHE

La funzione della musica che accompagna i film è quella di riflettere nella mente dell’ascoltatore il clima della scena e di suscitare più rapidamente ed intensamente il susseguirsi delle emozioni della storia narrata.

Cinema e musica quindi si integrano diventando immagini da sentire e suoni da vedere.
Due sono i grandi modi in cui la musica si rapporta alle immagini:
Partecipazione:La musica esprime la sua partecipazione all’emozione della scena, assumendone il ritmo, il tono attraverso codici come la gioia, tristezza, frenesia sentimento, ecc…
Distanza:La musica è indifferente alla situazione rappresentata,sviluppando un suo mondo a parte.

Leitmotiv:Tema melodico riccorrente che caratterizza fatti, personaggi o momenti di un film.
Avvio o Interruzione improvvisa:Si ha quando la musica si avvia o cessa di colpo accentuando drammaticamente un determinato evento.

Anche per la musica si ha una distinzione tra Diegetica ed extradiegetica.
Diegetica:È la musica emessa da fonti dietetiche, presenti nella storia narrata,che assume prevalentemente una valenza informativa, che in un secondo momento puo’ assumere forma indiziaria.
Extradiegetica:È la musica di discorso, commento, amplificazione drammatica,che non possono sentire i personaggi del film, che rivela la posizione assunta dall’istanza narrante nei confronti di un personaggio o di una situazione.


RUMORI

L’avvento del Dolby e della registrazione su più piste hanno permesso di far sentire,insieme ai dialoghi e alle musiche, anche dei rumori ben definiti.
La prima funzione del rumore nel cinema sonoro è quella di definire e rendere credibile la rappresentazione di un determinato ambiente.
Il rumore fuori campo assume un importanza di rilievo, in quanto ad esempio, se accompagnata da un primo piano di un personaggio, permette di definirlo bene da cio’ che gli sta intorno.
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