Notorious - A. Hitchcock

Titolo: Notorious
Regista: Alfred Hitchcock
Genere: Thriller
Anno di uscita: 1946

TRAMA
Il film narra la storia d’amore tra Alicia e Devlin, agente segreto dell’Intelligence Americana. Alicia verrà coinvolta nello spionaggio e rischierà la vita nel tentativo di procurare prove contro Alex.

ANALISI
In questo film l’elemento cardine è la soggettiva, che Hitchcock usa sistematicamente, sia per sviluppare l’intreccio, sia per costruire la suspence e definire l’identità dei personaggi.
Il personaggio maschile sarà connotato diversamente rispetto al personaggio femminile; la soggettiva è sessuata, cioè il rapporto tra soggetto guardante/oggetto guardato muta in base al gender del soggetto dello sguardo. Questo processo si articola in varie fasi.
Una delle questioni di primaria importanza riguarda l’identificazione. C’è chi sostiene che nel film sia con Devlin, chi con Alicia; secondo me, scelte di sceneggiatura e messa in scena, porta ad essere con Alicia.
Innanzi tutto va segnalata una maggiore presenza schermica di Alicia.
Inoltre, la diegesi viene strutturata intorno allo sguardo, dove Alicia varierà molto il suo ruolo.
Notorious è diviso in cinque parti simmetriche, in cui Alicia rivestirà vari ruoli: da oggetto passivo dello sguardo a soggetto attivo, con uno schema che puo’ essere rappresentato così: O/S-/S+/S-/O
Nella parte iniziale e finale Alicia riveste il ruolo di oggetto passivo dello sguardo maschile.
Nelle parti che precedono e seguono il corpus centrale, riveste il ruolo di soggetto passivo di sguardo. Nel corpus centrale Alicia è soggetto attivo di sguardo.
Il film si apre con un immagine di macchine fotografiche e flash, che fuori dal tribunale attendono la fine del processo del padre di Alicia.
Al termine, dall’aula esce Alicia, fotografata dai giornalisti.
In questa prima sequenza si nota come la figura di Alicia sia oggetto di sguardo dei giornalisti e sguardo degli agenti( che solo dopo sapremo esserlo). Inoltre la sua apparizione immotivata (era narrativamente attesa l’uscita del padre) fa di lei un mero oggetto da contemplare.
In linea con quello che molte studiose hanno detto riguardo al personaggio femminile Hollywoodiano, in questa prima parte del film Alicia è sicuramente “immagine della donna come pura fisicità”(Belloir) e come spettacolo (Mulvey).
Un'altra sequenza in cui le ipotesi di Mulvey sono confermate è quella del party di Alicia, in cui compare per la prima volta, Devlin.
Inquadrato di spalle, Grant è seduto mentre osserva la protagonista al centro della scena, mimando la posizione dello spettatore cinematografico, con oggetto dello sguardo Alicia.
La teoria che da’ Mulvey riguardo al rapporto maschio/femmina, cioè soggetto maschile che guarda ed agisce e Soggetto/Oggetto femminile che è guardato ed agito, sembra qui trovare conferma.
Dopo il party, Alicia e Devlin escono per un giro in auto: alla guida è la donna.
Un paio di soggettive di Alicia rendono bene l’idea del suo stato di ebbrezza, mostrando una visione fuori fuoco della strada. Alicia guarda, ma il suo sguardo non recepisce chiaramente il reale.
Un ulteriore procedura simile l’abbiamo poco dopo, quando Alicia si sveglia nel suo letto, ancora sotto effetto dell’alcol: guarda Devlin sulla porta ma le sue soggettive sono distorte: il personaggio è in grado di guardare, ma non di vedere.
Si tratta dunque di uno sguardo Passivo(S-), in cui l’aggiunta della sua sottomotricita’ la rende un personaggio femminile sotto il controllo di quello maschile.
Questa debolezza ed arrendevolezza spianerà la strada a Devlin nella sua opera di convincimento.
Le scene che seguono portano a Rio(Brasile).
Le prime sequenze attuano una sospensione della spy story e la nascita di una seconda linea narrativa, la love story tra i due personaggi.
La scrittura del loro sentimento segue una struttura opposta a quella della spy story.
La durata delle inquadrature, la musica in colonna, i piani che includono entrambi i personaggi, caratterizzano una struttura narrativa in cui i personaggi vengono posti sullo stesso piano.
Analizzando la sequenza del famoso bacio, si puo’ notare come l’introduzione della scena sia affidata all’establishing shot, in linea con i canoni classici, ma opposto alla scrittura che Hitchcock usa per la spy story.
L’ Establishing shot illustra tutto lo spazio in cui si svolgerà la scena, facendo anche uso della profondità di campo. La seconda inquadratura ci porta sul balcone, dove Alicia e Devlin si abbracciano. La terza inquadratura è la più significativa.
Si tratta di un long take (1’,31”), in cui la MDP segue i loro movimenti per tutta la stanza, fino al telefono con cui Devlin chiama per sapere se ha messaggi dei suoi superiori. Il tutto mantenendo in quadro entrambi i protagonisti.
Un’altra particolarità dell’ inquadratura sta nella sfocatura dello spazio circostante, mantenendo così la concentrazione sui due volti e l’assenza di montaggio assicura una certa continuità del flusso temporale. Si puo’ quindi dire che è il sentimento a riempire lo schermo.
Un tipo di scrittura simile si avrà solo un'altra volta: nell’epilogo,quando Devlin porterà in salvo Alicia.
Il loro rapporto amoroso viene sospeso: Alicia inizia la sua investigazione in casa Sebastian.
Si tratta del corpus centrale del film in cui Hitchcock varia le modalità di scrittura, privilegiando soggettiva e fuori campo per scrivere la spy story.
Alicia diventa soggetto attivo di sguardo(S+); impara a vedere, non limitandosi solo a guardare, non lasciandosi sfuggire niente per poi riferire i particolari ai suoi superiori.
Si ha quindi un rovesciamento di ruoli maschile/femminile ribaltando i parametri enunciati dalla Mulvey.
Fin dal primo contatto di Alicia in casa Sebastian, Hitchcock usa fuoricampo e durata delle inquadrature per creare suspense.
Elimina l’uso dell’establishing shot, mostrandoci porzioni diverse dello stesso spazio senza però darcene una visione completa. Il fatto di non conoscere l’esatta posizione dei personaggi produce suspense.
Anche la durata delle inquadrature ha una sua valenza.
Sequenza della cena: Alicia arriva nella casa e poco dopo incontra la madre di Alex
Questo frammento viene strutturato in modo che il timore e la paura di Alicia sia tangibile, presentando la madre come elemento di minaccia.
L’incontro tra le due donne è quindi il fulcro della tensione.
Quando Alicia vede sulla rampa delle scale la Madre, si nota il suo nervosismo e ansia.
Da un ipotetico PDV di Alicia, vediamo scendere la madre di Alex, in FI fino ad essere ripresa in MPP quando arriva nei pressi di Alicia.
Questa inquadratura, senza stacchi di montaggio ed ellissi, ci fa vivere a livello spettatoriale, tutta l’attesa e la paura dell’incontro. È una semi-soggettiva, ma è proprio il posizionamento della macchina da presa rispetto alle due donne che determina la suspence.
Quando la madre si rivolge ad Alicia fuori campo, assistiamo all’apice della suspence, in quanto la signora Sebastian assume un ruolo di minaccia e controllo nei confronti di Alicia.
Il momento di tensione viene interrotto da Alex che porterà Alicia nel salone, frammento questo con struttura simile: i personaggi sfilano davanti ad Alicia, assumendo un ruolo di possibile minaccia.
In questa sequenza si hanno due elementi importanti: l’intervento di Emil, che stimola la curiosità di Alicia(una semi soggettiva fatta con un carrello in avanti ci mostrera’ un PP di una bottiglia: è una soggettiva emotiva, cioè desiderio di Alicia di andare a vedere), che darà il via alla sua investigazione; la riunione tra Alex ed i suoi amici, in cui decidono di eliminare Emil.
La sequenza non è molto rilevante nell’economia del film, ma mostra la pericolosità del gruppo, facendo nascere timore per Alicia e la sua incolumità.
Un ruolo fondamentale nella costruzione della suspence lo ha il fuori campo, come possiamo vedere nella sequenza in cui Alicia prende la chiave della cantina dal mazzo di Alex.
Dopo una semisoggettiva che fa vivere allo spettatore un primo momento di suspence, l’avvicinarsi di Alicia alla chiave intensifica la tensione, in quanto siamo a conoscenza della presenza di Alex.
La porta è semi aperta, l’ombra dell’uomo ce ne segnala la presenza, la voce ci fa capire che la sua vicinanza è tale da scoprire o comunque impedire il furto entrando in campo in ogni momento.
Un ultima analisi riguarda il lato dell’identita’ maschile e del triangolo amoroso.
In notoriuos, la difficolta’ nell’istaurare un normale rapporto di coppia sta nella mancata risoluzione del rapporto edipico. Sotto questo punto di vista, Alex ed Alicia sono simili.
Entrambi hanno vissuto in assenza del modello in cui identificarsi. Inoltre, l’incapacità di sostituire il genitore amato con un partner , ha precluso il superamento della fase edipica.
Alicia, scoperta l’attività illegale del padre, si sente tradita, lasciandosi andare ad una sessualità eccessiva. Alex invece, cresciuto dalla madre, non è mai riuscito a superare il complesso edipico.
Il percorso dei due si differenzia nel finale, in cui Alicia riesce a sostituire il padre con Devlin come oggetto del desiderio,mentre Alex non riuscirà a staccarsi dalla madre, e muore.
Così come Alex, anche Devlin soffre di un difetto di virilita’.
La sua paura di essere sessualmente inadeguato lo spinge a gettare Alicia tra le braccia di Alex.
Inoltre l’essere una donna di facili costumi assume una forma di copertura, giustificando il comportamento sadico di Devlin nei confronti di Alicia e masochista nei confronti di se stesso.
L’ accettare tacitamente la relazione tra Alicia ed Alex, assume i connotati di motivazione per non realizzare così il suo rapporto. Devlin respinge così il desiderio verso Alicia, che riattiverà di fronte al desiderio di Alex verso la donna e che lo porterà nel finale a salvare la donna.