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Citizen Kane - O.Welles Empty Citizen Kane - O.Welles

Messaggio Da flower Gio 03 Nov 2011, 23:08

Titolo: Citizen Kane
Anno: 1941
Genere: Drammatico
Regia: Orson Welles
Soggetto: Orson Welles

TRAMA

Il film narra la vita di Charles Foster Kane, magnate dei media e del giornalismo,con un complesso procedimento narrativo, in cui le informazioni ci vengono date tramite il racconto di chi lo ha conosciuto.

ANALISI

Realizzato da ORSON WELLES, di cui non è solo regista ma anche autore ed attore principale, Citizen Kane è considerato da molti critici il miglior film mai prodotto nella storia del cinema.
Sicuramente è ancora oggi il film più celebrato dalla critica, ma soprattutto il più analizzato e discusso.
Uscito il 1° maggio 1941, Citizen Kane mostrò un innovativa struttura narrativa ed un nuovo metodo discorsivo che stravolse i canoni del Cinema Classico Hollywoodiano.
Per molti critici con questo capolavoro prende il via il Cinema Moderno; sicuramente aprì le porte ad un nuovo modo di fare cinema.
L’opera inizia con un prologo in cui ci viene mostrata la morte di Kane,il quale prima di spirare pronuncia un ultima parola:”ROSEBUD” (nella versione italiana Rosabella).
Segue un cinegiornale che ripercorre la vita del magnate utilizzando fotografie,ritagli di giornale e frammenti di vita filmata.
AL termine del cinegiornale assistiamo ad una discussione che porta alla conclusione di quanto sia insufficiente questo servizio per poter definire la vera natura di Kane. IL cinegiornale racconta cosa ha fatto il protagonista ma non risponde alla domanda: “chi era Kane?”
Partendo dal presupposto che niente di meglio delle ultime parole possono aiutare a capire il significato della vita di un uomo, parte un indagine alla ricerca del significato di ROSEBUD,l’ultima parola pronunciata da Kane.
Questa indagine porterà Thompson (incaricato dell’indagine) a parlare con le persone che più gli erano vicine,ricevendo però solo delle interpretazioni soggettive ed anche diverse tra loro,senza per altro riuscire a risolvere il mistero su cosa o chi fosse ROSEBUD. Tale mistero verrà svelato nell’epilogo dall’istanza narrante,che però escluderà il mondo diegetico da questo sapere.
Come abbiamo accennato in precedenza, con questo suo primo film, Welles stravolse i canoni classici del cinema americano. Come affermò Bazin “Non è soltanto un altro modo di fare regia,essa rimette in gioco la natura stessa della storia del cinema.”
Sicuramente l’elemento più importante ed innovativo all’interno del film,che segna la rottura con il cinema classico, è la profondità di campo.
Con questa tecnica , lo spettatore non è più guidato nella lettura dell’immagine, avendo a fuoco solo il primo piano, ma è costretto a leggere tutti i piani in quanto tutti messi a fuoco e non più solo decorativi. Tutto questo comporta una maggiore attenzione da parte dello spettatore che deve farsi più attivo nell’interpretazione dell’immagine.
Una delle scene più famose in cui Welles utilizza la profondità di campo è sicuramente quella che ritrae Kane bambino in Colorado(illustrazione in flashback di ciò che Thompson sta leggendo nel memoriale di Tatcher,tutor di Kane): inizia con Kane bambino che sta giocando sulla neve; un movimento di macchina indietro ci rivela il carattere semisoggettivo di quell’immagine scoprendo, di spalle, la madre che lo sta osservando.
Nel suo svilupparsi questa inquadratura finisce con l’articolarsi su tre piani diversi:sullo sfondo il piccolo Kane, ignaro di ciò che sta accadendo, che continua a giocare con la neve, (a fuoco ed incorniciato dalla finestra), nel mezzo il padre, che debolmente cerca di opporsi alle decisioni della moglie, in primo piano la madre Mary Kane ed il suo tutor Tatcher.
Oltre che un ottimo esempio di profondità di campo, questo segmento narrativo, è anche un ottimo esempio di montaggio interno oltre che di long take( lunghe riprese).
Ma Citizen Kane è anche un film per eccellenza di piano-sequenza, del quale fa largo uso,come ad esempio nella scena del tentato suicidio di Susan.
Tra i tanti metodi registici che Welles utilizza, non si può non menzionare lo sfruttamento di particolari angolazioni della MDP che gli permettono di costruire particolari sintagmi.
È per esempio il caso dell’inquadratura che mostra Kane al giornale dopo la sconfitta elettorale. Si tratta di un inquadratura dal basso, ma invece che rappresentare maestosità e potenza, il contrasto che si ha con gli striscioni che pendono dal soffitto, conferisce all’inquadratura un senso drammatico, ironico e tragico.
Citizen Kane non è solo un film per eccellenza del piano-sequenza o della profondità di campo, ma è anche un film del montaggio per eccellenza, che nel film è molto eterogeneo, venendo utilizzate tutte le modalità di intervento possibile.
Si contano 150 dissolvenze incrociate su 485 inquadrature montate, dissolvenze in nero, tendine, stacchi netti e molto altro.
Vengono inoltre utilizzate soluzioni discorsive che il mondo classico già conosceva, come la sequenza a episodi, ma mai trattato in un contesto così manipolato sul piano cronologico, come accade per esempio nella sequenza che riassume i tre anni di supplizio della seconda moglie Susan, fino al tentato suicidio.
Anche i salti temporali vengono costruiti con soluzioni discorsive particolari, come nel caso della sequenza in cui Kane e i suoi collaboratori si trovano a osservare una foto dei giornalisti del Chronicle. In questo caso è un effetto sonoro a esplicitare il salto temporale, infatti è la voce di Kane a indicarci che sono passati 6 anni.
Citizen Kane, oltre ad avere un alta complessità discorsiva, presenta anche una notevole complessità narrativa. L’idea generale su cui si basa il film è che le informazioni sulla vita di Kane ci vengono fornite attraverso testimonianze, quindi la ricerca della verità diventa problematica e soggetta a tante esplorazioni, per altro molto contrastanti tra loro.
Il film ci mostra quanto sia difficile determinare la soggettività di un individuo e lo fa con estrema chiarezza. La vera personalità di Kane, il suo io, rimane nell’ambiguità e ciò che percepiamo di lui resta legato a come lo vedono gli altri. L’animo umano resta insondabile, e non può essere compreso sommando i comportamenti avuti nel corso della vita. Ogni individuo è qualcosa cha va al di là dei soli gesti compiuti.
Non si può entrare dentro l’animo di un uomo. Del resto il cartello “Not Trespassing” sembra già un ammonimento in proposito. La struttura simile, ma speculare, del prologo e dell’epilogo, sembrano fare da cornice a tutto il film, il quale è una vana ricerca sulla verità, di chi fosse Kane.
Lo stesso enigma, asse di collegamento del film, la parola “Rosebud”, resta irrisolto al mondo diegetico, mentre l’istanza narrante decide di svelare allo spettatore il segreto: Rosebud era la vecchia slitta con cui Kane giocava da piccolo.
Ed ecco che quindi una prima interpretazione potrebbe essere appunto quella della perdita; la perdita dell’infanzia, che Kane in punto di morte ( e non solo, perché il suo maggiordomo dirà a Thompson che quella parola era stata pronunciata da Kane in occasione della separazione da Susan) ricorda, rimpiange.
Bazin ha sottolineato come l’ossessione di Kane er il potere politico, finanziario, sociale sia legato a tale perdita. Arriva addirittura a cogliere nell’ossessione di Kane, l’ossessione di Welles, che perse presto la sua infanzia in quanto Enfant Prodige.
La perdita dell’infanzia, l’allontanamento del bimbo, può essere anche visto come un passaggio dell’America dall’età pionieristica, pura, a quella del capitale finanziario, perdendo così la sua innocenza.
Un altro tema importante del film è senza dubbio anche quello della morte. Citizen Kane inizia all’insegna della morte, e la sua disposizione a flashback concretizza sul piano strutturale la percezione della morte che ne caratterizza tutto il film.
Ma attraverso la vita di Kane (riferimenti espliciti a William Randolph Hearst, che intentò anche una causa contro il film, iniziando anche una campagna contro l’uscita del film e la sua divulgazione) vengono inquadrati cinquant’anni di storia americana, in cui l’approccio di Welles mira a mettere a nudo le contraddizioni dell’ideologia del New Deal.
Inoltre fornisce un analisi precisa del mondo della stampa e dei media, con una descrizione, dall’interno, dei metodi giornalistici moderni.
Si può affermare senza dubbio, che il tema della relatività della verità e dell’impossibilità di giudizio, non riguarda solo il senso e la struttura del film, ma soprattutto la sua analizzabilità.
Del resto secondo Bazin questo film , con le sue tecniche, i piano-sequenza, profondità di campo, presenta molti effetti realistici.
Borges dal canto suo, rimuove totalmente la dimensione di realismo storico-sociale nella sua analisi del film, definendo l’opera di Welles un “labirinto senza centro” nella sua famosa recensione nell’agosto del 1941, mentre parla di Kane come di “un simulacro, un caos di apparenze”.
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