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L'autore di teatro
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L'autore di teatro
Sento spesso parlare delle difficoltà che ci sono per poter farsi notare come autore di teatro.
Scrivere per il teatro sembra quasi un circolo chiuso. Inoltre si punta sempre più di frequente a mettere in scena opere già esistenti, di sicuro impatto. Ma i nuovi autori? Come fare per mettersi in mostra?
Una problematica che quasi mai viene presa in considerazione è proprio la mancanza di strutture alla formazione dell'autore. Esistono scuole per quasi la totalità delle figure professionali che ruotano intorno al teatro: attori, mimi, scenografi, organizzatori e via dicendo.
Quello che manca è proprio una scuola per autori.
Certo, si potrebbe obbiettare che esistono facoltà in cui lo studio della drammaturgia, del teatro antico e moderno, di letteratura teatrale, hanno una centralità. Ma con questo, uno potrebbe imparare a scrivere racconti, saggi, romanzi; ma scrivere per il teatro?
Non è la stessa cosa. Questo perchè spesso ci si dimentica che scrivere per il teatro non può e non deve limitarsi a scrivere una storia interessante, dei dialoghi accattivanti, dei monologhi ben fatti. Scrivere per il teatro significa saper immaginare uno spazio scenico, scrivere non solo le parole, ma anche i gesti, i toni. E che dire della recitazione in proscenio o sul fondo, camminando, oppure seduti o sdraiati. Non si può non sapere cosa vuol dire recitare dentro la luce diffusa, oppure in controluce. Cos'è un declivio? E un americana con parabola?
Si potrà obbiettare che l'autore scrive il testo, la storia, ma un autore teatrale non può prescindere la propria scrittura da una conoscenza del mondo del teatro.
Non basta saper scrivere.
Deve essere in grado di sapere se quello che scrive ha una fattibilità nella messa in scena.
Quanto può costare portare sulla scena il proprio testo? Di quale scenografia ha bisogno?
E non si può nemmeno e non si deve ribattere che queste sono cose che riguardano il regista, i tecnici ecc...
Scrivere qualcosa che poi nella sua messa in scena trova difficoltà scenografiche, di realizzazione, di costi, significa non essere stati in grado di scrivere per il teatro.
E nessuno oggi ti insegna a farlo.
Scrivere per il teatro sembra quasi un circolo chiuso. Inoltre si punta sempre più di frequente a mettere in scena opere già esistenti, di sicuro impatto. Ma i nuovi autori? Come fare per mettersi in mostra?
Una problematica che quasi mai viene presa in considerazione è proprio la mancanza di strutture alla formazione dell'autore. Esistono scuole per quasi la totalità delle figure professionali che ruotano intorno al teatro: attori, mimi, scenografi, organizzatori e via dicendo.
Quello che manca è proprio una scuola per autori.
Certo, si potrebbe obbiettare che esistono facoltà in cui lo studio della drammaturgia, del teatro antico e moderno, di letteratura teatrale, hanno una centralità. Ma con questo, uno potrebbe imparare a scrivere racconti, saggi, romanzi; ma scrivere per il teatro?
Non è la stessa cosa. Questo perchè spesso ci si dimentica che scrivere per il teatro non può e non deve limitarsi a scrivere una storia interessante, dei dialoghi accattivanti, dei monologhi ben fatti. Scrivere per il teatro significa saper immaginare uno spazio scenico, scrivere non solo le parole, ma anche i gesti, i toni. E che dire della recitazione in proscenio o sul fondo, camminando, oppure seduti o sdraiati. Non si può non sapere cosa vuol dire recitare dentro la luce diffusa, oppure in controluce. Cos'è un declivio? E un americana con parabola?
Si potrà obbiettare che l'autore scrive il testo, la storia, ma un autore teatrale non può prescindere la propria scrittura da una conoscenza del mondo del teatro.
Non basta saper scrivere.
Deve essere in grado di sapere se quello che scrive ha una fattibilità nella messa in scena.
Quanto può costare portare sulla scena il proprio testo? Di quale scenografia ha bisogno?
E non si può nemmeno e non si deve ribattere che queste sono cose che riguardano il regista, i tecnici ecc...
Scrivere qualcosa che poi nella sua messa in scena trova difficoltà scenografiche, di realizzazione, di costi, significa non essere stati in grado di scrivere per il teatro.
E nessuno oggi ti insegna a farlo.
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