Sceneggiatura: più scrittori o registi?

Ho avuto spesso discussioni su quale delle due figure dovrebbe pendere la bilancia dello sceneggiatore. Secondo me dovrebbe stare nel mezzo. In che senso?
Uno sceneggiatore non può non essere anche un bravo scrittore. Con questo non dico che debba per forza essere autore di romanzi di successo, ma deve saper scrivere, saper mettere su carta (o su word, fate voi) in modo corretto ciò che poi andrà realizzato sul set. Se il soggetto non è un qualcosa di già scritto, ma originale, la stesura dell'intreccio, dei dialoghi, non può prescindere da una qualche esperienza di scrittura. Ma non basta saper scrivere, perchè non si deve dimenticare che la sceneggiatura è una narrazione in funzione di immagini e suono.
Oltre che essere dei bravi narratori quindi, si deve anche avere idea di come realizzarlo.
Uno sceneggiatore non può ignorare cosa sia un campo totale oppure un piano americano o un particolare. Così come deve sapere cosa sia un piano sequenza, oppure una carrellata o un dolly.
Potrei continuare, ma il concetto è che non si può scrivere una sceneggiatura senza avere idea di come si muova la macchina realizzativa e senza sapere cosa ruota intorno alla costruzione di un film.
Quindi, secondo la mia opinione, per diventare sceneggiatori, occorre studiare non solo la parte letteraria, ma anche la parte pratica e tecnica del cinema.

Ma una sceneggiatura non dovrebbe essere soprattutto una descrizione di ciò che avviene in un film?
Voglio dire, sul come poi realizzare una scena ci pensa il regista, o sbaglio?

Diciamo che una sceneggiatura non è solo un racconto su cui il regista costruisce il film.
E' suddiviso in scene e non raramente sono anche descritti i vari movimenti macchina, le angolazioni della inquadrature. Poi una sceneggiatura non è mai definitiva, ma può essere sempre sottoposta a revisioni e modifiche in corso d'opera.
Solo la sceneggiatura desunta può essere definitiva.